I giovani sono sempre più pronti a costruire il proprio futuro
Un’ inchiesta dell’Ufficio della formazione continua e dell’innovazione (UFCI) rivela che buona parte degli apprendisti ha le idee chiare e si muove in anticipo nella ricerca di un'occupazione. La collaboratrice scientifica di UFCI Angela Cattaneo ha dichiarato che: "I giovani sono sempre più pronti a costruire il proprio futuro".
Già prima di completare l’apprendistato, due terzi di loro hanno trovato un lavoro o deciso come proseguire il proprio percorso di studi. «I giovani mostrano capacità di pianificazione», sottolinea Angela Cattaneo, che per il diciannovesimo anno consecutivo ha coordinato l’indagine sulle prospettive dei diplomati della formazione professionale di base in Ticino.
Secondo un’inchiesta realizzata dall’Ufficio della formazione continua e dell’innovazione (UFCI), il 41% degli intervistati aveva già firmato un contratto di lavoro nel momento in cui sono stati sondati – tra maggio e giugno – e ancor prima di ottenere il diploma.
Un dato particolarmente significativo è l’aumento della percentuale di coloro che rimangono nell’azienda in cui si sono formati: se nel 2024 erano il 73%, quest’anno si è arrivati all’83%. «Questo dimostra che l’esperienza formativa è stata positiva per entrambe le parti: i giovani si sono trovati bene e le aziende riconoscono il valore degli apprendisti, decidendo di investire su di loro a lungo termine», osserva Cattaneo.
Oltre al mondo del lavoro, c'è anche chi guarda al proseguimento degli studi: il 24% ha deciso di iscriversi a una Scuola universitaria professionale o a una Scuola specializzata superiore, mentre un 4% ha dichiarato l’intenzione di intraprendere un’attività indipendente. «Anche se si tratta di una minoranza, è interessante notare la presenza di uno spirito imprenditoriale tra le nuove generazioni», commenta la ricercatrice.
L’indagine ha coinvolto 940 apprendisti e apprendiste e ha rilevato una generale soddisfazione per la formazione ricevuta: il 90% di chi ha già firmato (o sta per firmare) un contratto di lavoro lavorerà nel settore in cui si è formato. Solo il 15% degli intervistati ha espresso critiche, suggerendo miglioramenti nella qualità dell’insegnamento, nella motivazione dei docenti e nella coerenza tra teoria e pratica.
Non manca, tra i giovani, l’interesse per esperienze all’estero o fuori cantone: il 42% vorrebbe svolgere uno stage in un’altra regione o all’estero, e il 51% sogna un soggiorno linguistico, in particolare per migliorare il tedesco, l’inglese o il francese. La maggioranza preferirebbe restare in Svizzera, ma c’è anche chi guarda al Regno Unito o agli Stati Uniti.
Anche tra coloro che non hanno ancora preso una decisione definitiva, emerge un atteggiamento attivo: molti stanno cercando un impiego, altri intendono svolgere il servizio militare prima di entrare nel mondo del lavoro. «Non sono fermi – conclude Cattaneo –. Sanno di avere davanti a sé molte opportunità e sono pronti a coglierle».
Leggi l'articolo completo su gentile concessione di "Il Corriere del Ticino" - 18 Luglio 2025